Cattedrale Santa Maria in Platea di Campli (TE)
Committente: Segretariato Regionale per il MIBACT dell'Abruzzo
Anno di riferimento: 2017
Opera: Lavori di somma urgenza di tutela e messa in sicurezza della Cattedrale Santa Maria in Platea di Campli (TE)
Note: Appalto post-terremoto del 2016 del centro Italia
Descrizione dell'opera
I Danni principali riportati in seguito al sisma sono:
Evidente aggravamento dello stato fessurativo generale, nonchè alcune localizzate espulsioni di intonaco affrescato, distacchi di decorazioni, stucchi ed elementi lapidei all’ interno della cattedrale e ben visibili sul pavimento.
L'intervento realizzato
I principali interventi da porre in atto possono così riassumersi:
- realizzazione di un sostegno delle arcate della navata centrale e dell’arco trionfale con castelli di elementi a tubo e giunti atti a scaricare i pilastri ed a formare un solido sostegno delle teorie di archi in pietra che sostengono la quinta muraria sino al tetto;
- realizzazione di castelline fino al controsoffitto ligneo elevando puntualmente serie di elementi a tubi e giunti del tipo tubolare in acciaio FeB380 (S235JRH) − Fie 48,25 mm e in acciaio del tipo S355MC (per i giunti), così da realizzare un solido appoggio per l’importante piano ligneo decorato;
- posa in opera di fune−tirante con anima in acciaio di sezione fi30 per contrastare il principio di rotazione della facciata principale verso l’esterno;
- posa in opera di funi−tiranti con anima in acciaio di sezione fi16 per contrastare il principio di rotazione delle facciate laterali. Previo spessoramento con tavolato ligneo di II cat. resinoso (classe C24), si procederà successivamente con il montaggio, mediante bullonatura filettata in acciaio, dei correnti orizzontali costituiti da doppio profilo UPN 160 in acciaio FeB430 (S275JR), cos. da formare un elemento di contrasto dei tiranti per tutta la lunghezza delle pareti. Le funi saranno disposte in corrispondenza sia delle aperture sulle quinte murarie laterali (4 finestre) sia dei maschi murari ad esse adiacenti e saranno ancorate ai profili orizzontali UPN 160 mediante piastra aggiuntiva di ripartizione di dimensioni non inferiori a mm 150x150x15;
- effettuazione di indagini esplorative sul piano di calpestio della chiesa impiegando la tecnologia georadar per verificare la presenza di cavità sottotanti al fine di valutarne la consistenza e gli eventuali interventi da porre in essere per possibili cedimenti del pavimento della navata centrale;
- interventi di messa in sicurezza delle opere d’arte presenti, degli affreschi e degli elementi decorativi interessati da fenomeni di distacco dal supporto;
- ricovero, all’interno dell’edificio o in altro luogo sicuro, delle opere d’arte pittoriche, scultoree e similari che interferiranno con gli interventi di messa in sicurezza delle strutture;
- ripassatura del manto di copertura del tetto per circa il 30% delle superfici inclinate;
- altre eventuali opere o lavorazioni che si potrannio rendere necessarie, al fine della tutela dell’opera, nella fase esecutiva degli interventi, saranno specificate nel successivo computo metrico estimativo appositamente elaborato.